Introduzione

La scienza, nome comune femminile, è maschile. Il mondo accademico e scientifico non è mai stato troppo ospitale per le donne e, anche se oggi molti ostacoli sono stati rimossi, permangono disparità di genere, fenomeni di segregazione educativa, vecchi stereotipi e pregiudizi, e “soffitti di cristallo” duri da infrangere. Il cammino delle donne nella scienza è costellata di importanti risultati e grandi imprese, ma anche di riconosciumenti mancati, incomprensioni, ingiustizie, rinunce. Si leggono con un certo sconforto indagini che mostrano come le donne, pur brillanti studentesse e intraprendenti ricercatrici, non raggiungono però i piani alti del potere nelle istituzioni scientifiche e ottengono assai meno riconoscimenti dei loro colleghi maschi. Ma respinte da meccanismi competitivi, spesso sleali, risucchiate da una vita quotidiana e familiare che richiede loro un impegno immensamente superiore a quello dei loro compagni, spesso deliberatamente emarginate perchè collocate in posizioni inferiori alle loro potenzialità, sottopagate e in ultimo giudicate molto più severamente e sprezzantemente di quanto meritino, le donne hanno continuato a fare scienza e, nonostante tutte le difficoltà, hanno fatta giganteschi passi in avanti verso l’acquisizione di quell’indipendenza che è indispensabile per la realizzazione di qualsiasi opera d’ingegno.

Che cosa è cambiato per la donna nel corso dello scorso secolo, un periodo così denso di rivolgimenti sociali e vicissitudini?

In queste pagine presenterò la storia umana e professionale di alcune delle personalità scientifiche più prestigiose del XX secolo, cercando attraverso le loro vite di ripercorrere le tappa del cammino di emancipazione della donna nella scienza del Novecento.

Chi sono Rosalind e le altre

Emily Noether (1882-1935) – matematica, collaboratrice di Hilbert, stimata da Albert Einstein. Ai suoi tempi le donne non potevano “ufficialmente” studiare nelle università tedesche, ma le frequentavano in modo non ufficiale grazie a un permesso speciale accordato di volta in volta dai professori. Nè potevano presentare i propri risultati nei convegni scientifici, e tantomeno aspirare a una carriera accademica. Così Emmy ottenne il dovuto riconoscimento del suo talento soltanto alla fine della sua vita, negli Stati Uniti, dove era approdata per sfuggire alla persecuzione antisemita.

Lise Meitner (1878-1968) – scoperse insieme a Otto Hahn la fissione nucleare e ne fornì una trattazione teorica del 1939 – Nel 1944, Otto Hahn ricevette il premio Nobel, che molti commentatori ritengono sarebbe stato dovuto anche a Lise

Willelmina Fleming (1857 – 1911) – maestra di scuola elementare, domestica di Edward Pickering; poi astronoma

Annie J. Cannon (1863 – 1941) – astronoma; inventò il sistema di classificazione delle stelle (OBAFGKM: Oh Be A Fine Girl, Kiss Me)

Henrietta Swan Leavitt (1868-1921) - astronoma

Rosalind Franklin (1920 –1958) – cristallografa e biofisica– nel 1953 realizzò le immagini ai raggi X di cristalli di DNA che permisero a Watson e Crick di scoprirne la struttura

Barbara McClintock (1902 – 1992) – biologa - unica donna ad essere stata insignita del Nobel per Medicina e Fisiologia (1983) da sola – per la scoperta di elementi genetici mobili;

Rita Levi-Montalcini (1909) - Nobel 1986 per la scoperta di NGF

Jocelyn Bell (1943) – astronoma - Nel 1967 scoprì la prima stella pulsar mentre era postdoct nel laboratorio astronomico di Anthony Hewish - nel 1974, Hewish ricevette il premio Nobel che molti commentatori ritengono avrebbe dovuto dividere anche con Jocelyn

Christiane Nüsslein-Volhard (1942) – biologa - Nobel 1995 per la scoperta dei geni che controllano lo sviluppo – dirige una fondazione che offre supporto a giovani scienziate con bambini

Linda Buck (1947) -Nobel 2004 per le sue ricerche sui recettori olfattivi

Françoise Barré-Sinoussi (1947) - – Nobel 2008 per la scoperta del virus HIV

Elizabeth Blackburn (1942) – Nobel 2009 – ha studiato i telomeri e scoperto la telomerasi – membro del Consiglio di Bioetica del Presidente Bush, ne è stata successivamente estromessa perchè difendeva apertamente la ricerca sulle cellule staminali.

Carol Greider (1961)- Nobel 2009 – allieva di Elizabeth, ha scoperto insieme a lei la telomerasi – ha due figli – quando ha ricevuto la telefonata che le annunciava il premio Nobel stava ritirando il bucato.

 

 


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