![]() |
![]() |
Tossicità del piombo |
1.
Caratteristiche
2.
Tossicità
3. Meccanismo di azione
4. Neurotossicità
![]() |
||||||||||||
Il piombo
figura ai primi posti nella lista delle sostanze pericolose indicate dall'
ATSDR (Agency
for Toxic Substances and Disease Registry) nel 1999. La nocività di questo
metallo è nota da molto tempo, specie nelle sue manifestazioni acute (colica
saturnina). Tuttavia recentemente, come è accaduto per numerosi altri
agenti inquinanti, la dose considerata critica è stata notevolmente abbassata.
Fino a circa trent'anni fa, l'avvelenamento cronico da piombo era definito
dalla presenza di una dose superiore a 80µg/dl nel sangue, mentre attualmente
viene considerata 'alta' una dose di Pb di 30 µg/dl e potenzialmente nocive,
specie nello sviluppo, quantità uguali o superiori a 10µg/dl (0.1ppm). Assorbito essenzialmente attraverso la respirazione e la nutrizione, il piombo non viene metabolizzato, ma per larga parte escreto, mentre il resto (circa 20%) si distribuisce nei tessuti e in particolare:
La
presenza di Pb nel sangue, all'interno dei globuli rossi e in massima
parte legato all'emoglobina, provoca anemia, che deve però considerarsi
non un sintomo, ma una manifestazione tardiva dell'avvelenamento da Pb.
Attraverso il sangue, il Pb si distribuisce in tutti gli altri tessuti.
Per la sua capacità di 'imitare' il calcio, e quindi soprattuto in caso
di insufficiente assunzione di calcio, il piombo si accumula nelle ossa
e vi costituisce una componente stabile. Tale componente può essere
mobilizzata, e quindi rientrare in circolo nel sangue, in particolari
stati fisiologici di stress (gravidanza, allattamento, malattie), ma
anche come conseguenza di un accresciuto apporto di calcio nella dieta.
Questo accumulo stabile di Pb nelle ossa rende molto lenta la
guarigione dalla piombemìa, anche dopo un completo allontanamento
dall'agente tossico. |
![]() |
La tossicità del Pb deriva in larga misura dalla sua capacità di
'imitare' il calcio, ovvero di sostituirsi ad esso in molti dei processi cellulari fondamentali che dipendono dal calcio. |
![]() |
Il piombo supera agevolmente la
barriera emato-encefalica,
con una velocità tale da potersi considerare un potente neurotossico a
livello centrale. In questo caso il meccanismo di penetrazione non è
completamente chiarito, ma l'ipotesi più probabile è che esso sia
trasportato passivamente come ione PbOH +. Nel cervello sembra che il
piombo si accumuli negli astrociti, che lo sequestrano, proteggendo in
questo modo i più vulnerabili neuroni. Evidentemente questo accumulo
origina spesso un danno cellulare. In queste cellule, come
presumibilmente nei neuroni, l'ingresso del piombo è mediato attraverso
i canali del calcio. |